Dopo un inverno passato a manovrare su terreni argillosi, con pioggia battente, frane, alberi caduti ed una media di 2 gradi, la primavera è finalmente arrivata. Il morale dopo tutte queste avventure non è proprio altissimo, ma una sana risata può aiutare a far funzionare meglio le cose.
Ho organizzato allora il Pesce d’Aprile 2010, ponendo particolare attenzione alle distanze dal periodo di Quaresima e dalle elezioni politiche, e mi scuso fin d’ora se ho urtato la sensibilità di qualcuno (le persone che ho sentito al telefono erano tutte piuttosto divertite, ma mi preoccupo per quelli che non ho sentito). Potete trovare la stampa qui, e presto i “fortunati” riceveranno un nostro regalo.
Dalle più di quattrocento persone che hanno risposto alla sfida (426 per l’esattezza) quest’oggi ho appreso qualcosa: la crisi economica è tra le preoccupazioni di padri e madri di famiglia, ma la speranza è palpabile.
Le nostre fornaci sono sopravvissute a due Rivoluzioni Industriali, all’unità d’Italia, a due Guerre Mondiali, e dovremmo demoralizzarci per l’ennesima crisi economica? Nelle pagine più buie in molti si sono rimboccati le maniche, non disprezzando il lavoro manuale, e nessuno è mai morto di fame nè nella nostra famiglia, nè in quelle degli operai. E soprattutto non si è mai deciso di chiudere.
Credo che la ricetta per lavorare serenamente – anche se si stringono i denti – sia proprio una bella risata, ben mescolata con idee fresche. In fin dei conti cosa contraddistingue lo stile italiano? Il saper pensare lateralmente, fuori dalla scatola. Alcuni concetti potranno anche risultare bislacchi, ma solo con nuovi prodotti dell’ingegno possiamo raccogliere le sfide che ormai provengono da tutto il globo.
Nel campo delle idee, ogni popolo troverà soluzioni necessariamente costruite sul proprio bagaglio; e lo stile europeo è facilmente distinguibile da quello americano, da quello orientale e così via. Questi diversi modi di fare non devono essere messi in contrapposizione, devono essere sfruttati.
A questo proposito, la parola crisi in cinese è composta di due caratteri: uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.
Invito quindi chiunque a cogliere la metà buona di questa crisi: l’opportunità di organizzarsi meglio, di testare i propri limiti, di inventare nuove strade sempre nel rispetto della legalità. E di non pensare al pericolo di fallire, che è una costante di chi fa impresa. Altrimenti non si chiamerebbe “impresa”!
Con i migliori auguri di Buona Pasqua,
Marco Infussi
Antiche Fornaci Giorgi