Francesco Milizia (Oria, 1725 – Roma, 1798) è stato un teorico dell’architettura, storico dell’arte e critico d’arte italiano, è ricordato come principale poligrafo del primo Neoclassicismo.
Suo primario campo di interesse fu l’architettura, alla quale dedicò varie pubblicazioni storiche e teoriche. Egli viene per questo creduto erroneamente un architetto: al contrario “non esercitava praticamente l’architettura, bensì possedeva le dottrine che concorrono a farne un conoscitore“. Propugnava la necessità di imitare i capolavori dell’arte greca, poiché questi artisti avevano potuto ispirarsi ad una natura ed a una società non ancora corrotte.
Milizia criticava gli abusi stilistici e propendeva per la semplificazione progressiva degli stili: ad esempio, giudicò la Sacrestia della Basilica di San Pietro in Vaticano commissionata a Carlo Marchionni nel 1776 come la più sontuosa e “la più irragionevole… del globo“.
È a Roma che scrisse le sue opere più importanti e che iniziò a battagliare con gli eruditi del tempo, attirandosi la vigilanza della Santa Sede e l’ammirazione di molti studiosi. Fu amico del pittore filosofo Mengs, di cui compilò le opere.
Ciononostante, è il Gamba ad esprimere, meglio di chiunque altro, la sintesi della sua opera e del suo contributo alla cultura italiana ed europea: “Si rimprovera al Milizia di essere stato ne’ suoi scritti acre e mordace, ma intanto le sue opere si leggono con avidità, le sue teorie hanno fatto nelle arti belle una fortunata rivoluzione, il suo nome è rimasto caro a chiunque o vuoi costruire con gusto, o vuoi viaggiare con frutto, o vuoi erudirsi senza pedanteria“.
Segue la lista delle sue pubblicazioni:
- Le Vite de’ più celebri architetti d’ogni nazione e d’ogni tempo, precedute da un Saggio sopra l’architettura. Roma 1768.
- Memorie degli architetti antichi e moderni. Parma 1781.
- Del Teatro. Roma 1771, Roma 1772, Venezia 1794.
- Principj di Architettura Civile. Finale 1781, Parma 1781, Bassano 1785, Genova 1786, Roma 1800, Milano 1832, Milano 1847.
- Dell’arte di vedere nelle belle arti del disegno secondo i principj di Sulzer e di Mengs. Venezia 1781, Genova 1786, Venezia 1792.
- Roma: Delle belle arti, del disegno, dell’Architettura Civile. Bassano 1787.
- Dizionario delle belle arti del disegno estratto in gran parte dalla Enciclopedia metodica. Bassano 1797, Milano 1802, Milano 1804, Bassano 1822, Bologna 1827.
Dall’incipit di Idea generale dell’architettura: “L’Architettura è l’Arte di fabbricare: e prende denominazioni differenti secondo le diversità de’ suoi oggetti. Si chiama Architettura Civile, se il suo oggetto si raggira intorno alla costruzione delle fabbriche destinate al comodo, ed ai varj usi degli uomini raccolti in Civil Società. Se lo scopo è di fabbricare nell’acqua, e di renderne per mezzo di macchine l’uso più facile, dicesi allora Architettura Idraulica. Quando il suo oggetto è la costruzione di vascelli, e di altre macchine galleggianti, si chiama Architettura Navale. Finalmente vien detta Architettura Militare, se s’impiega a fortificare i luoghi, per difenderli con solide costruzioni dagli insulti dei nemici, e dagli sforzi degli strumenti marziali”.
SCARICA | Francesco Milizia: Le vite de più celebri architetti
SCARICA | Francesco Milizia: Principii di architettura civile - Tomo primo
SCARICA | Francesco Milizia: Principii di architettura civile - Tomo secondo
SCARICA | Francesco Milizia: Principii di architettura civile - Tomo terzo
SCARICA | Francesco Milizia: Principii di architettura civile
SCARICA | Francesco Milizia: Osservazioni ed aggiunte ai Principii di architettura civile